Blinken smascherato come bugiardo – dal suo stesso dicastero!

La deputata del Partito Democratico Rashida Tlaib, insieme a Nihad Awad, direttore esecutivo nazionale del Council on American-Islamic Relations, hanno chiesto le dimissioni del Segretario di Stato USA Antony Blinken, a seguito di un articolo di Brett Murphy, pubblicato sul sito web di ProPublica il 24 settembre, che ne smaschera il falso dichiarato al fine di permettere agli aiuti statunitensi di fluire senza ostacoli verso Israele, nonostante le violazioni della legge americana. Mentre Blinken dichiarava che Israele non stesse bloccando gli aiuti umanitari per i palestinesi, due rapporti prodotti da funzionari del Dipartimento di Stato affermano il contrario: che Israele stava bloccando gli aiuti e il blocco stava portando alla fame, alle malattie e alla morte nella Striscia di Gaza.

Il 10 maggio, Blinken aveva dichiarato a una commissione del Congresso: “Al momento non riteniamo che il governo israeliano stia vietando o limitando in altro modo il trasporto o la consegna di assistenza umanitaria statunitense”. Questa dichiarazione contraddice direttamente le conclusioni di un memorandum di 17 pagine inviato a Blinken all’inizio del mese, preparato da ricercatori dell’Agenzia per lo sviluppo internazionale (AID) del Dipartimento di Stato. Il documento descrive dettagliatamente i casi di interferenza israeliana nella consegna degli aiuti a Gaza, tra cui l’uccisione di operatori umanitari, il bombardamento di ambulanze e ospedali e il continuo respingimento di camion pieni di cibo e medicinali. Un memorandum simile era stato redatto dall’Ufficio del Dipartimento di Stato per la popolazione, i rifugiati e le migrazioni (https://www.propublica.org/article/gaza-palestine-israel-blocked-humanitarian-aid-blinken).

Stacy Gilbert, consigliere senior dell’ufficio umanitario del Dipartimento di Stato, ha dichiarato al programma “Democracy Now” della NPR che sperava che il rapporto dell’AID costringesse il suo dicastero a rispettare la legge, che prescrive di cancellare gli aiuti ad un Paese che assuma un comportamento ostativo come quello di Israele. Dopo aver sentito Blinken mentire in commissione, la Gilbert si è dimessa in segno di protesta, dichiarando: “Ci sono numerose prove che dimostrano che Israele è responsabile del blocco degli aiuti… negare ciò è assurdo e vergognoso”.

I riflettori si accendono su Blinken nel momento in cui è l’attore più visibile nella definizione della politica estera degli Stati Uniti, soprattutto da quando egli ha annunciato che non intende candidarsi alla Presidenza. Dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, il segretario di Stato USA ha compiuto nove viaggi nella regione, chiedendo ripetutamente il cessate il fuoco ed aiuti umanitari, ma rifiutando l’unica azione che potrebbe fermare il genocidio israeliano, ovvero l’interruzione dei flussi di armi e denaro verso Israele. A dispetto delle conclusioni dei suoi stessi organi, il governo USA donerà a Israele più di 14 miliardi di dollari in forniture militari e sostegno finanziario.

Allo stesso tempo, Blinken si è fatto il principale interprete del fronte interno che chiede di eliminare le restrizioni imposte all’Ucraina, per consentire a Kiev per colpire obiettivi all’interno della Russia con missili a lungo raggio statunitensi. Sebbene Biden abbia respinto per due volte questa richiesta, Blinken intende riprovarci, affermando che “siamo pienamente impegnati a continuare a raccogliere il sostegno di cui [l’Ucraina] ha bisogno… per contrastare l’aggressione russa”.

Secondo l’ex analista della CIA e fondatore dei VIPS (Veteran Intelligence Professionals for Sanity) Ray McGovern, intervistato da Sputnik, il Pentagono è intervenuto per fermare i bollenti spiriti del segretario di Stato. McGovern ha raccolto “indicazioni sul fatto che i militari avrebbero scavalcato Blinken e detto a Biden ‘No’ sull’autorizzazione a lanciare missili Storm Shadow in profondità nel territorio russo” (https://sputnikglobe.com/20240925/ex-cia-analyst-says-pentagon-trying-to-take-control-of-ukraine-policy-from-blinken-1120280490.html).

Blinken ha una fama di ipocrita a livello internazionale, soprattutto per l’aggressiva insistenza sul fatto che le nazioni debbano aderire ad un inesistente “Ordine basato sulle regole”, anche se gli Stati Uniti e i loro alleati violano abitualmente il diritto internazionale. Un esempio lampante sono le lacrime di coccodrillo versate per la morte e le sofferenze di civili innocenti a Gaza, in Cisgiordania e ora in Libano, mentre Israele sgancia le bombe americane da una tonnellata che li fanno a pezzi. Coloro che si impegnano per una fine giusta e umanitaria delle guerre di cui Blinken si fa paladino sperano che la denuncia delle sue palesi bugie per proteggere il genocidio israeliano acceleri la caduta di lui e di coloro che lo sostengono.