L’IPC discute la nuova iniziativa per la pace tra Israele e Palestina

Il 18 ottobre, Helga Zepp-LaRouche ha aperto il 72° incontro settimanale consecutivo online della Coalizione Internazionale per la Pace sottolineando il pericolo di un’escalation della guerra nell’Asia sud-occidentale. Dopo l’assassinio del leader di Hamas Yahya Sinwar, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ripetuto l’intenzione di punire severamente l’Iran. Il timore è che egli – o piuttosto i suoi suggeritori nell’oligarchia anglo-americana – possa decidere di attaccare gli impianti nucleari della Repubblica islamica, nel qual caso si potrebbe arrivare rapidamente ad uno scontro diretto tra Stati Uniti e Russia.

Da Israele, l’IPC ha ascoltato l’ex membro della Knesset Mossi Raz, che è anche stato direttore generale di Peace Now e paracadutista nell’IDF, le forze armate israeliane. Raz ha sottolineato che gli attivisti per la pace, sia in Palestina che in Israele, dicono la stessa cosa: rilasciare gli ostaggi da entrambe le parti, porre fine alle ostilità e procedere verso una soluzione a due Stati. Ha detto di essere appena tornato da Bruxelles dove, il 15 ottobre, ha partecipato, insieme all’ex ministro degli Esteri palestinese Nasser al Kidwa, a una conferenza organizzata dal gruppo dei Socialisti e Democratici del Parlamento europeo.

Mossi Raz ha anche ricordato che al Kidwa si è recato a Roma dove, insieme all’ex Primo Ministro israeliano Ehud Olmert, è stato ricevuto da Papa Francesco, al quale i due hanno presentato la proposta di pace congiunta che hanno elaborato per porre fine alla guerra a Gaza e raggiungere la pace in Medio Oriente. Il piano prevede innanzitutto un cessate il fuoco, poi l’istituzione di due Stati, ciascuno dei quali avrebbe la sua capitale nella Grande Gerusalemme, senza che nessuno dei due Stati eserciti la sovranità politica esclusiva sulla città. Un’altra disposizione comporterebbe lo scambio del 4,4% del territorio totale della Cisgiordania con un territorio di pari dimensioni di Israele, così come la creazione del corridoio di collegamento, a lungo promesso, tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania.

Alla riunione dell’IPC, Helga Zepp-LaRouche ha avuto uno scambio di opinioni con Mossi Raz, affermando di aver trovato l’incontro in Vaticano e la discussione della proposta congiunta israelo-palestinese “pieni di speranza”, soprattutto data la statura e l’esperienza dei due autori. Ma, per avere successo, ha sottolineato, dovrebbe essere incorporata in una nuova architettura di sicurezza complessiva e basata, idealmente, su un approccio simile alla Pace di Westfalia. “Sono pienamente d’accordo”, ha risposto l’attivista israeliano.

Né Olmert, né Al-Kidwa ricoprono oggi cariche pubbliche, ma il primo è stato Primo Ministro israeliano dal 2006 al 2009, quando è stato firmato il cessate il fuoco della guerra in Libano, ed è stato artefice dell’ultimo vero tentativo di raggiungere un accordo, con il Presidente palestinese Mahmoud Abbas, per la creazione di due Stati. Al-Kidwa, nipote del leader dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina Yasser Arafat, che ha rappresentato alle Nazioni Unite, è da tempo noto per le posizioni a favore della pace.