Invito all’azione: potremmo aver superato la linea rossa della Terza Guerra Mondiale

In seguito allo scioccante avvertimento lanciato dal Generale di divisione russo Apti Alaudinov il 19 agosto, la Coalizione Internazionale per la Pace (IPC) ha rilasciato una dichiarazione d’emergenza, che è stata approvata dall’Istituto Schiller. In essa si osserva che la Terza Guerra Mondiale potrebbe essere iniziata il giorno in cui le forze ucraine hanno lanciato un’incursione nella regione russa di Kursk (cfr. SAS 34/24). In realtà, è stata la NATO, e non l’Ucraina, a ideare questa operazione, come ammettono anche i media tradizionali.

Per citare Alaudinov, comandante delle forze speciali cecene Akhmat, l’invasione di Kursk “è stata preparata direttamente sotto la guida americana. (…) Il compito iniziale era quello di prendere il controllo della centrale nucleare, nonché delle regioni di Kursk e forse di Belgorod. Abbiamo informazioni abbastanza credibili su queste intenzioni. Dopodiché, intendevano mettere la Russia al tavolo dei negoziati con condizioni da ultimatum”.

Ha poi lanciato un appello diretto ai cittadini americani ed europei: “Probabilmente non vedete o non sentite che la vostra leadership sta facendo tutto il possibile per lanciare una guerra nucleare… visto che state cercando con tutti i mezzi di costringere la Russia a varcare la linea rossa e di iniziare a proteggersi usando tutte queste armi nucleari. Non credo che vogliate davvero ciò. Se non volete che questo accada, parlate! Andate in piazza e fermate il vostro governo!”.

Poi è arrivato l’avvertimento: “In ogni caso, se volete che la Russia perda la guerra, dovete capire: lo Stato nucleare russo non perderà la guerra. Dopo tutto, perché abbiamo bisogno del mondo se non ci sarà la Russia? Ecco perché dico: o vi svegliate e scendete in piazza per fermare il vostro governo, o vi ritroverete tutti… nella Terza guerra mondiale. Stiamo parlando del futuro più prossimo!”.

La dichiarazione della Coalizione (IPC) fa notare che alcune voci in tutto il mondo hanno denunciato la spinta bellicista della NATO, ma ribatte che “questo non è sufficiente”. “La gente deve ottenere ascolto e visibilità. Sono necessarie dimostrazioni e raduni, ma anche interventi in riunioni pubbliche, striscioni sulle autostrade e altre manifestazioni pubbliche, petizioni e lettere. Centinaia di funzionari pubblici, ecclesiastici, sanitari, ecc. devono rilasciare dichiarazioni e chiedere di non finanziare più la guerra, di distanziarsi dalla guerra della NATO contro la Russia, di ammettere la verità sul bombardamento del Nord Stream e di negoziare una nuova architettura di sicurezza e sviluppo a livello mondiale. Da queste azioni può nascere un Consiglio della Ragione in grado di allontanare il mondo dal precipizio dell’autodistruzione.

C’è ancora tempo per agire, ma questo non è il momento di fuggire, di tirarsi indietro o di annaspare. Tutta la civiltà umana che è stata e che sarà potrebbe dipendere da ciò che noi – e voi – sceglierete di fare nelle prossime ore, giorni e settimane” (leggi qui dichiarazione completa: https://schillerinstitute.com/blog/2024/08/26/a-council-of-reason-not-a-council-of-war/).